Reinhold Messner, "Yeti, leggenda e verit", Feltrinelli, 13 settembre 2001
Il 19 luglio 1986, in Tibet, diretto a Tshagu, Messner scorse nella vegetazione un animale. A confermare la "presenza", un’orma nell’argilla del sentiero che lo scalatore-esploratore fotografò
Il 19 luglio 1986, in Tibet, diretto a Tshagu, Messner scorse nella vegetazione un animale. A confermare la "presenza", un’orma nell’argilla del sentiero che lo scalatore-esploratore fotografò. Messner trovò altre 4 orme proseguendo sul sentiero, pensava potesse essere un orso e che prima o poi avrebbe lasciato impronte anche delle zampe anteriori. Poi, calata la notte, lo vide: la sagoma di un bipede correva tra gli alberi, silenziosa si nascose dietro un albero, poi sbuffò (un suono simile a un sibilo) e si voltò verso l’esploratore che lo descrive così: coperta di fitto pelame, in piedi su due gambe tozze, braccia possenti lunghe fino alle ginocchia, altezza superiore ai due metri. La bestia fuggì correndo a quattro zampe, con agilità.