Lucio Caracciolo su la Repubblica del 13/09/01 a pagina 16., 13 settembre 2001
«Per dodici anni, dal crollo del muro di Berlino, avevamo sperato che il resto del mondo non aspirasse ad altro che a diventare come noi: ricco, forte e libero
«Per dodici anni, dal crollo del muro di Berlino, avevamo sperato che il resto del mondo non aspirasse ad altro che a diventare come noi: ricco, forte e libero. Avevamo immaginato l’ennesima filosofia della storia - un vizio questo sì tipicamente occidentale - secondo la quale i nostri erano valori necessariamente condivisi da cinesi e africani, arabi e sudamericani. Che cos’è la globalizzazione se non il destino inscritto in ogni e qualsiasi comunità umana, al quale era inutile ribellarsi? Pralre oggi di un "mondo senza frontiere" ha un sapore lievemente beffardo. Non tutti vogliono diventare Occidente» (Lucio Caracciolo).