Beppe Severgnini sul Corriere della Sera del 13/09/01 a pagina 4., 13 settembre 2001
«Non sapremo mai se è stata una scelta di morte - lanciarsi nel vuoto, invece che aspettare d’essere avvolto dalle fiamme - oppure l’effetto di uno spostamento d’aria (l’uomo sembra stringere l’asciugamano che sventolava dalla finestra per attirare l’attenzione)
«Non sapremo mai se è stata una scelta di morte - lanciarsi nel vuoto, invece che aspettare d’essere avvolto dalle fiamme - oppure l’effetto di uno spostamento d’aria (l’uomo sembra stringere l’asciugamano che sventolava dalla finestra per attirare l’attenzione). Ma questo tuffo, questa orribile fantastica acrobazia, è diventato il simbolo della giornata più nera nella storia degli Stati Uniti. La tragedia collettiva è riassunta in una tragedia individuale. La semplicità e la pulizia delle linee ricorda un dipinto. E non riusciamo a smettere di ammirarlo. E’ un orrore che ipnotizza, e ci fa sentire quasi colpevoli» (Beppe Severgnini).