Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  settembre 12 Mercoledì calendario

«L’11

settembre scorso, l’Air Force One era appena decollato da Sarasota, in Florida, quando il controllo nazionale dei voli prendeva contatto, attraverso l’Aviazione militare, con i piloti, per avvertirli che altri aerei di linea avevano improvvisamente deviato dal piano di volo e puntavano tutti verso Sud. Tutti in rotta di collisione. La decisione era stata immediata. Da una base militare, Otis AFB, si erano alzati tre F15 e un F16, quattro caccia intercettori supersonici, mentre il grande aereo di Bush virava rapidamente verso Ovest, puntando sulla pista militare di Shrieveport, in Louisiana... E mentre Bush atterrava in Louisiana, il secondo aereo si schiantava contro la seconda torre di Manhattan. L’Air Force One decollava dalla Louisiana, puntando i suoi quattro motori Prattand Whitney verso Nord Ovest, verso la base di Omaha, nel Nebraska... L’aereo presidenziale, con la sua scorta di caccia, raggiunge finalmente Andrews, la base aerea accanto a Washington» (Vittorio Zucconi).