Corriere della Sera del 14/09/01 a pagina 9., 14 settembre 2001
Nell’equipaggiamento del soccorritore, i sensori per il rilevamento di corpi in vita (life detector sensor) sono in grado di riconoscere una persona che graffia nel sottosuolo a una distanza di 15 metri
Nell’equipaggiamento del soccorritore, i sensori per il rilevamento di corpi in vita (life detector sensor) sono in grado di riconoscere una persona che graffia nel sottosuolo a una distanza di 15 metri. Gli "occhi di serpente" sono telecamere da ricerca talmente piccole da poter essere calate attraverso una fessura nel pavimento, in grado di illuminare le zone buie. I soccorritori, lasciando segni sui muri, comunicano ai loro colleghi di aver già controllato la zona. Altoparlanti diffondono comunicazioni non verbali: tre piccoli colpi a distanza di un secondo l’uno dall’altro avvertono di evacuare l’area; un colpo lungo (almeno tre secondi) per far cessare l’operazione, un colpo lungo e uno corto per farla riprendere. I cani addestrati abbaiano per trenta secondi quando individuano una vittima; se anche un secondo cane abbaia allo stesso modo, la squadra comincia l’operazione di salvataggio.