Renzo Cianfanelli sul Corriere della Sera del 13/09/01 a pagina 6; anche Arturo Zampaglione su la Repubblica del 13/09/01 a pagina 4., 13 settembre 2001
La pista di pattinaggio sul ghiaccio di Chelsea Piers, sulla West Side di Manhattan, è stata trasformata in obitorio, come anche un molo lungo il fiume Hudson
La pista di pattinaggio sul ghiaccio di Chelsea Piers, sulla West Side di Manhattan, è stata trasformata in obitorio, come anche un molo lungo il fiume Hudson. I tendoni al Bryant Park, sistemati per una sfilata di moda, sono stato messi a disposizione per accogliere gli sfollati. Subito dopo il disastro sono stati chiusi l’Empire State Building, i tribunali, i teatri di Broadway, Wall Street, le scuole e il porto. I ponti che collegano Manhattan con gli altri quartieri sono percorribili solo per uscire. Chiuse molte stazioni della metropolitana e traffico interrotto a sud della Quattordicesima strada. La Croce Rossa americana ha aperto quattro ostelli a Long Island; requisite circa 12 scuole, subito fornite di lettini, paraventi e docce. Attivati gli specialisti d’igiene mentale e il burial desk, il centro sepolture.