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 2001  settembre 13 Giovedì calendario

Le reazioni del mondo arabo all’attentato terroristico di New York: in Iran, i movimenti integralisti e l’ala radicale del regime degli ayatollah pensano che gli attacchi a New York e a Washington siano la conseguenza della politica americana in Medio Oriente, il presidente riformatore Mohammad Khatami esprime la sua solidarietà al popolo americano e assicura attiva cooperazione, mentre il quotidiano conservatore "Teheran Times" spiega come gli attentati siano il prezzo pagato dagli Usa «per il loro cieco sostegno al regime razzista sionista»

Le reazioni del mondo arabo all’attentato terroristico di New York: in Iran, i movimenti integralisti e l’ala radicale del regime degli ayatollah pensano che gli attacchi a New York e a Washington siano la conseguenza della politica americana in Medio Oriente, il presidente riformatore Mohammad Khatami esprime la sua solidarietà al popolo americano e assicura attiva cooperazione, mentre il quotidiano conservatore "Teheran Times" spiega come gli attentati siano il prezzo pagato dagli Usa «per il loro cieco sostegno al regime razzista sionista». In Siria, Bashar el Assad, che ha fatto della questione palestinese il centro della sua campagna, ha condannato duramente l’attacco all’America ma nello stesso tempo ha denunciato «i guasti terribili prodotti nella regione dal sostegno americano alla politica imperialista di Israele». Sono state ambigue, invece, le reazioni di paesi quali il Sudan ( pieno di campi di addestramento per i gruppi integralisti mediorientali e dimora di uomini legati a Osama bin Laden) e l’Arabia Saudita: c’è stata la condanna per il massacro ma non è mai mancatoin passato il sostegno, anche finanziario, all’estremismo integralista palestinese.