Massimo Gramellini su La Stampa del 14/09/01 a pagina 1., 14 settembre 2001
«Signore che ognuno può chiamarti come gli pare, fa’ che i tre minuti di silenzio che osserveremo a mezzogiorno per le vittime del Martedì di Fuoco siano veramente silenziosi
«Signore che ognuno può chiamarti come gli pare, fa’ che i tre minuti di silenzio che osserveremo a mezzogiorno per le vittime del Martedì di Fuoco siano veramente silenziosi. Senza applausi né altro genere di esplosioni esteriori, capaci solo di coprire il rumore delle coscienze. Prepara un aperitivo alle due amiche del cuore di Boston, che non essendo riuscite a trovar posto sullo stesso volo per Los Angeles si erano salutate al check-in, "la prima che arriva, aspetta", e sono morte contro le Torri Gemelle su due aerei diversi, a diciotto minuti l’una dall’altra. Dai pace a chi ha perso la vita e anche a noi che ancora ce l’abbiamo, ma troppo spesso sembriamo non sapere che farcene. Illumina l’Occidente: i suoi governanti, ma anche noi governati. I Crociati della mutua, che sputano addosso agli arabi per la strada e sui siti web. E le Naomi Klein, i Dario Fo e i centri sociali che col consueto cerchiobottismo, reso patetico dalle circostanze, si sono inventati la "condanna dialettica" del terrorismo, dandone la colpa a Bush e agli hamburger di McDonald’s. Se ti restasse poi un momento libero, zittisci per qualche secolo Amadeus, il quale ieri sera illustrava giulivo in televisione un fondamentale sondaggio sulla valletta del prossimo Sanremo. Tre minuti sono il tempo di un lungo spot. Aiutaci a usarli per lanciare un nuovo prodotto: la pace dei giusti» (Massimo Gramellini).