Salute di sorrisi e canzoni n. 29 settembre 2001 pag. 52, 29 settembre 2001
Vi svegliate aprendo gli occhi a fatica, vi alzate stiracchiandovi nervosamente, vi infilate sotto la doccia ciondolando senza rimedio: oggi la giornata parte male
Vi svegliate aprendo gli occhi a fatica, vi alzate stiracchiandovi nervosamente, vi infilate sotto la doccia ciondolando senza rimedio: oggi la giornata parte male. Un’occhiata fuori dalla finestra e la diagnosi è presto fatta: la colpa è del tempo che cambia. Arriva l’autunno. «A risentire delle variazioni meteorologiche è circa il 25% della popolazione italiana, in particolare i giovani sotto i quindici anni e gli ultracinquantenni. C’è chi soffre ai cambi di stagione e chi per una sola giornata di pioggia», spiega il professor Giampiero Maracchi, direttore dell’Istituto di Biometeorologia del Cnr di Firenze. Il disagio, avvertito con uno o due giorni di anticipo rispetto al mutamento climatico, non è solo fisico: più che con la spalla che duole o il ginocchio che traballa, i meteoropatici devono fare i conti con sbalzi di umore, stress, attacchi di panico, perdita di concentrazione. C’è chi, se arriva il temporale, accusa mal di testa, affaticamento, insonnia e nervosismo e chi, con la nuova stagione, lamenta anche problemi digestivi, diminuzione del desiderio sessuale, aumento incontrollato dell’appetito. Attenzione però a non considerare la meteoropatia una manifestazione patologica da curare ricorrendo ai farmaci. Coloro che, quando l’inverno è alle porte, si arrendono alla depressione, possono sperimentare i benefici della luminoterapia, cioè ’esposizione prolungata ai raggi di una particolare lampada che riproduce la luce solare, tecnica diffusa soprattutto nei Paesi del nord Europa. «Ho una mia tesi», continua Maracchi. «Se consideriamo che tutti gli animali sono in grado di percepire in anticipo i cambiamenti del tempo; e che la stessa cosa accade alle popolazioni aborigene, non condizionate nel loro rapporto con la natura da sovrastrutture culturali, ci rendiamo conto che in realtà essere meteoropatici vuol dire aver mantenuto questa antica sensibilità verso i fenomeni naturali. Per stare meglio, quindi, basterebbe solo conoscere un po’ di più se stessi per adattarsi all’ambiente circostante».