Alex Kerr, "Il Giappone e la gloria", Feltrinelli, 18 settembre 2001
Molte forme espressive giapponesi sono cadenzate da un ritmo di quattro fasi, jo, ha, kyu, zanshin (lento, più veloce, veloce, stop), giudicato dai maestri il ritmo fondamentale della natura
Molte forme espressive giapponesi sono cadenzate da un ritmo di quattro fasi, jo, ha, kyu, zanshin (lento, più veloce, veloce, stop), giudicato dai maestri il ritmo fondamentale della natura. Ad esempio il movimento dei piedi e il gesto di aprire il ventaglio dei danzatori No, ma anche, nella cerimonia del tè, lo strofinamento del mestolino con un panno di seta chiamato fukusa.