Giovanni Bollea, "Le madri non sbagliano mai", Feltrinelli 1999, 18 settembre 2001
Nel periodo compreso tra lo svezzamento e i sette/nove anni, la figura paterna è di fondamentale importanza, perché aiuta a superare senza traumi la rottura della simbiosi neonato-madre
Nel periodo compreso tra lo svezzamento e i sette/nove anni, la figura paterna è di fondamentale importanza, perché aiuta a superare senza traumi la rottura della simbiosi neonato-madre. Il bambino infatti, intorno al settimo/ottavo mese di vita, impara a vedere la madre come una figura separata da sé. In questa fase apprende l’esistenza di un’altra figura dominante, il padre. Tra gli otto e i dodici mesi stabilisce la percezione esatta della triade familiare.