Simona Bertuzzi su Libero del 15/09/01 a pagina 23, 15 settembre 2001
Livia e Attilio Pagani, industriali lombardi, tre volte l’anno organizzano cene a tema per gli amici basandosi su un libro di ricette di cinquecento anni fa ("Amandole e Malvasia per uso di corte") e servendo i piatti che venivano offerti alla corte degli Sforza
Livia e Attilio Pagani, industriali lombardi, tre volte l’anno organizzano cene a tema per gli amici basandosi su un libro di ricette di cinquecento anni fa ("Amandole e Malvasia per uso di corte") e servendo i piatti che venivano offerti alla corte degli Sforza. Nella villa, un padiglione in legno con piatti decorati alle pareti per gli antipasti, un gazebo per i primi, un padiglione accanto a un boschetto di felci per la seconda portata e un salottino in ghisa per il dessert. Svariate essenze (chiodi di garofano, salvia, rosmarino, cannella, basilico e rose) circondano i vini ghiacciati. Per antipasto ci sono polpettine di lenticchie, pomi di carne con le mandorle e formaggio unto nel miele; primi piatti, minestra di pollo, mandorle e zafferano e zuppa di farro zuccherata; per secondo, involtini di carne, storione e insalata medievale (con rape, fichi e mandorle) accompagnati da un contorno di salsa agli agrumi. Come dessert, budino alle mandorle ("bianco mangiar") e torta di riso.