Paola Cairoli, Panorama del 20/09/01 a pagina 165., 20 settembre 2001
La siccità, le irrigazioni e l’effetto serra stanno prosciugando il lago Ciad (in Africa), in passato il sesto lago più grande del mondo (da 25 mila chilometri è passato, in poco meno di quarant’anni, a mille e 350 mila, con una perdita del 90 per cento dell’estensione)
La siccità, le irrigazioni e l’effetto serra stanno prosciugando il lago Ciad (in Africa), in passato il sesto lago più grande del mondo (da 25 mila chilometri è passato, in poco meno di quarant’anni, a mille e 350 mila, con una perdita del 90 per cento dell’estensione). A ricevere le acque dal Ciad sono 22 milioni di persone. I paesi circostanti (Camerun, Nigeria, Niger, Repubblica centroafricana) hanno investito un milione di dollari (circa due miliardi di lire) in un canale lungo 100 chilometri (per venire incontro alla crisi idrica determinata dal prosciugamento) ma, per realizzarlo, gliene mancano ancora sei. Intanto la Banca mondiale ha deciso di prestare a Ciad e Camerun 200 milioni di dollari per la costruzione di un oleodotto lungo mille chilometri (fino al Golfo di Guinea): sembra, però, che questo avrà effetti negativi sull’ambiente.