Salute di sorrisi e canzoni n. 29 settembre 2001 pag. 67, 29 settembre 2001
Uno dei motivi per cui, durante l’adolescenza, si comincia a fumare è la voglia di sentirsi e sembrare più grandi
Uno dei motivi per cui, durante l’adolescenza, si comincia a fumare è la voglia di sentirsi e sembrare più grandi. Ma cosa succede se poi, quando si hanno trent’anni, se ne dimostrano dieci di più? Secondo uno studio del professore londinese Anthony Young, pubblicato dalla rivista inglese «The Lancet», sarebbe addirittura possibile capire se una persona ha il vizio del fumo semplicemente guardandole la pelle del viso. Il motivo? Il volto delle fumatrici è più rugoso, ha un colorito più pallido e un alone grigiastro. Insomma: fumare vi rende più brutte. La colpa sarebbe del gene MMP-1: il tabacco attiva la sua funzione distruttrice delle cellule di collagene, la proteina che fa parte della struttura dell’epidermide e la mantiene giovane ed elastica. La ricerca, condotta su un campione di 28 persone (metà delle quali fumatrici), ha fornito una prova scientifica a quello che dermatologi e mamme andavano dicendo da anni. Le zone del viso a essere più colpite dagli effetti invecchianti del fumo sono gli occhi (soprattutto le famose «zampe di gallina») e la bocca, attorno alla quale si formano quelle antiestetiche rughette verticali.