Sandro Iacometti - Adalberto Signore, "Il boia non molla (Dalla iniezione letale alla lapidazione. La pena di morte nel mondo), Ideazione 1999, 19 settembre 2001
I condannati alla crocifissione non muoiono di fame o di sete, ma per asfissia: fissati alla croce con chiodi o corde, vengono presto assaliti da violente contrazioni muscolari, e dopo un po’ la loro cassa toracica non è più in grado di espellere l’aria dai polmoni
I condannati alla crocifissione non muoiono di fame o di sete, ma per asfissia: fissati alla croce con chiodi o corde, vengono presto assaliti da violente contrazioni muscolari, e dopo un po’ la loro cassa toracica non è più in grado di espellere l’aria dai polmoni. Alcuni superstiti dei campi di concentramento raccontano che ai piedi dei più robusti, per accelerare il soffocamento, venivano attaccati dei pesi.