Massimo Dini su Io Donna del 15/09/01 a pagina 182., 15 settembre 2001
Frank Lloyd Wright, di statura piuttosto bassa, era solito indossare scarpe col tacco e alla fine, per sembrare più alto, escogitò lo stratagemma di abbassare il soffitto di casa
Frank Lloyd Wright, di statura piuttosto bassa, era solito indossare scarpe col tacco e alla fine, per sembrare più alto, escogitò lo stratagemma di abbassare il soffitto di casa. Nel 1889, a ventun’anni, da poco sposato con Catherine, diciottenne altoborghese, progettò la sua prima villa a Oak Park, elegante sobborgo di Chicago: nel 1895 decise di ampliare la casa, ombreggiata da sempreverdi, e la corredò di uno studio eretto intorno a un salice. Vent’anni più tardi Wright scappò con l’amante, Mamah Borthwick, abbandonando moglie e sei figli, e si trasferì nella Helena Valley, dove aveva trascorso l’infanzia e dove costruì Taliesin, la seconda casa-studio. Nel suo diario si legge: «E’ impensabile per me che una casa possa essere costruita su quell’amata collina. Sapevo bene che nessuna casa dovrebbe mai trovarsi su una collina. Dovrebbe essere della collina». Nel 1914, un domestico assassinò a colpi d’accetta Mamah e i suoi due bambini e incendiò l’ala principale della casa; nove anni dopo Wright si risposò con l’artista Miriam Noel, lasciandola quasi subito per Olga Milanoff Hinzerberger, giovane divorziata montenegrina con inclinazioni spiritualistiche. A partire dal 1938 cominciò a realizzare il complesso di Taliesin West, nel deserto dell’Arizona, basandosi su disegni schizzati in fretta e furia su carta da pacchi: ne venne fuori un edificio in pietra, sassi, cemento e legno di sequoia con due teatri, laboratori, uffici e svariati alloggi per amici e apprendisti.