Curzio Maltese su la Repubblica del 21/04/01 a pagina 39., 21 aprile 2001
"New York è una città romantica, la più romantica delle città, nel senso che è nata nel sogno romantico di salire verso l’alto
"New York è una città romantica, la più romantica delle città, nel senso che è nata nel sogno romantico di salire verso l’alto. Era possibile, utile e facile perché l’isola è di roccia, di scisto, il famoso Manhattan shist, quindi basta tagliare la roccia e le fondamenta reggono qualsiasi cosa. Ma accanto all’utilità era forte il valore simbolico di potenza economica. Così sono sorti l’Empire, il Chrysler, gli altri grattacieli neo-gotici, bellissimi ma inaccessibili, come cattedrali o torri medievali. Il grattacielo, oltre alla funzione di dirigere verso l’alto l’espansione della città, serviva a dare l’immagine di un potere assoluto, quindi se vogliamo arrogante, fallico, gerarchico. Rispecchiava l’ideologia e l’utopia di un potere economico dalla crescita illimitata, governato da vertici lontani, superiori e misteriosi, protetti da torri che riflettono l’esterno ma nascondono tutto l’interno" (Renzo Piano).