Cinquantamila.it La storia raccontata da Giorgio Dell'Arti

Luigi Maramotti, 44 anni, laurea in economia e commercio, presidente della Max Mara: 2 mila miliardi di fatturato, 3.600 dipendenti nel mondo, 1.240 negozi in 90 paesi. Ha aperto l’ultima boutique a Monaco di Baviera, la penultima nel quartiere di Soho, Manhattan. Il settimanale economico tedesco Wirtschaft Woche lo ha definito il "gigante silenzioso": non fa acquisizioni di altri marchi, non è quotato in borsa, da 50 anni produce abiti alla moda «senza stupire». La prima collezione, cinquant’anni fa, fu di cappotti e vestiti in stile Dior. Nel negozio Max Mara, inaugurato il 5 settembre al 450 di West Broadway, 500 metri quadrati, è esposto un solo cappotto: lana e cashmere color cammello, maniche a chimono. Maramotti: «Abbiamo una visione dello stile come di un prodotto poco appariscente, che non oscuri la personalità di chi lo porta, e non cerchiamo stilisti star. Quello che viene fuori non è la griffe, ma l’abito».