Riccardo Di Segni su l’Unit del 20/09/01 a pagina 27., 20 settembre 2001
Il Capodanno ebraico ricorda la creazione dell’uomo ed è il primo dei "dieci giorni del pentimento e del ritorno dalla strada sbagliata"
Il Capodanno ebraico ricorda la creazione dell’uomo ed è il primo dei "dieci giorni del pentimento e del ritorno dalla strada sbagliata". Il decimo giorno o "giorno dell’espiazione" è detto del "Kippùr" (nel 1973, gli egiziani, per attaccare, aspettarono il Kippùr per approfittare della disattenzione dell’esercito israeliano, totalmente concentrato su problemi spirituali). Nel rito ebraico i dieci giorni sono dedicati a un tema preciso: la libertà, la legge, le memorie storiche e, quest’anno, la pulizia morale. Il Capodanno e i nove giorni successivi servono per la preparazione al Kippùr: se in quel periodo il fedele mostra un sincero pentimento, ottiene la cancellazione delle colpe. Il rito prescrive agli ebrei un digiuno totale (senza mangiare né bere) per 25 ore, da trascorrere nelle Sinagoghe, ascoltando antiche melodie e le parole dei profeti Giona e Isaia.