Bernard-Henri Lvy sul Corriere della Sera del 20/09/01 a pagina 11, 20 settembre 2001
Crisi degli alberghi di lusso a New York dopo gli attentati terroristici: il ristorante Palm Court del Plaza Hotel, tavoli vuoti e stanze offerte a metà prezzo; Hotel Pierre, nei corridoi solo personale e camerieri; Michelangelo Hotel, settima strada, 35 per cento di presenze e tariffe dimezzate
Crisi degli alberghi di lusso a New York dopo gli attentati terroristici: il ristorante Palm Court del Plaza Hotel, tavoli vuoti e stanze offerte a metà prezzo; Hotel Pierre, nei corridoi solo personale e camerieri; Michelangelo Hotel, settima strada, 35 per cento di presenze e tariffe dimezzate. Prima conseguenza della crisi, il ridimensionamento del personale: ai 2000 lavoratori licenziati nei mesi scorsi per la crisi economica, si aggiungono i 1000 per il crollo dell’hotel Marriot (era accanto alle Torri Gemelle) e 15 mila lavoratori alberghieri che rischiano di perdere l’impiego entro la fine del 2001. L’hotel Sheraton, settima strada, per cautelarsi ha trasformato 665 stanze in uffici computerizzati per analisti e operatori della banca d’investimento Lehman Brothers Holdings, rimasta inagibile dopo il crollo del World Trade Center.