Alfred Tomatis, "Ascoltare l’universo", Baldini&Castoldi 1999, 21 settembre 2001
Secondo le statistiche l’orecchio umano giudica piacevoli i rumori della foresta, compresi fra i 20 e i 30 decibel; le musiche dolci, fra i 40 e i 50 decibel; la voce parlata, tra i 40 e i 60 decibel
Secondo le statistiche l’orecchio umano giudica piacevoli i rumori della foresta, compresi fra i 20 e i 30 decibel; le musiche dolci, fra i 40 e i 50 decibel; la voce parlata, tra i 40 e i 60 decibel. Trova sopportabili il ticchettio della macchina da scrivere (60/75 decibel) e il rumore medio della strada (tra gli 80 e i 90 decibel). Si entra in zona critica avvicinandosi ai 100 decibel di camion, trattori, treni che entrano in stazione eccetera. L’orecchio comincia a soffrire oltre i 100 decibel di officine, discoteche, aerei a elica (120/130 decibel), aerei a reazione (oltre 130 decibel).