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 2001  settembre 21 Venerdì calendario

Prima notte. «Le dita dei piedi. Alla prima notte di nozze ero nudo davanti ad Ada. Pensavo che ella fosse in collera con me perché non avevamo fatto il viaggio di nozze

Prima notte. «Le dita dei piedi. Alla prima notte di nozze ero nudo davanti ad Ada. Pensavo che ella fosse in collera con me perché non avevamo fatto il viaggio di nozze. La verità era questa: niente soldi. Ma il velo che nascondeva questa verità era: l’amore è una cosa sacra; perché andarlo a consumare in letti d’albergo, dove ci hanno dormito non sappiamo chi? Ricordo che nudo davanti a mia moglie ero emozionato. Ella mi fissava i piedi. Mi fissava le dita dei piedi. Me li fissava in modo tale che cominciai a vergognarmi di avere i piedi con le dita. Ella seguitava a fissarmeli. "T’interessa così tanto?" le domandai. Ella accennò di sì. "Sai perché mi sono innamorata di te?" "Perché?" "Perché non hai mai messo i sandali; perché hai sempre nascosto le tue dita dei piedi!" "Ah sì?" "Sono scocciata di essere nata donna. Ma poi penso che gli uomini ci hanno le dita dei piedi e allora mi consolo del mio stato!" E mi fissava i piedi. "Un uomo che mostra le dita dei piedi per me è un uomo da poco", disse. I suoi occhi non si staccavano dai miei piedi. "Abbiamo fatto l’amore per sei anni. Per sei anni pensavo: chissà come avrà le dita dei piedi!" disse Ada. "Guardali!" dissi. Provai una sensazione di piacere nel mostrarglieli. Ella li guardava pensierosa. "Ma tu pensi che tutti gli uomini abbiano le dita dei piedi? Io penso di no. Penso che certi scienziati, che tanti uomini di valore non possano avere i piedi con le dita, come le donne. Una donna può avere le dita dei piedi; li può mostrare i piedi, è donna. Mostrando i piedi compensa quello che la morale le vieta, le impone di non mostrare; ma gli uomini?"».