W. Alvarez, "T. Rex e il cratere dell’Apocalisse", Mondadori, 21 settembre 2001
Il cratere, nel frattempo aveva raggiunto la profondità massima di 40 km, troppi per una roccia debole come quella terrestre: il centro del buco cominciò a innalzarsi mentre le pareti esterne crollavano su se stesse
Il cratere, nel frattempo aveva raggiunto la profondità massima di 40 km, troppi per una roccia debole come quella terrestre: il centro del buco cominciò a innalzarsi mentre le pareti esterne crollavano su se stesse. Nel raggio di migliaia di chilometri tutto fu annientato. Mentre le foreste bruciavano, nel Golfo del Messico si formò un’ondata alta circa 1 chilometro che avvicinandosi alla costa si trasformò in un gigantesco muro d’acqua. Agli effetti immediati dell’impatto seguì il buio: per mesi la Terra restò schermata da una enorme nuvola di polvere densa.