Clotilde Buratti - Carla Bonamici, "Magico Natale", Sperling&Kupfer 1999, 24 settembre 2001
”Rito del ceppo” diffuso in Europa e America del Nord per proteggere le abitazioni da fulmini, grandine e altre disgrazie: la sera della vigilia di Natale il padrone di casa pulisce il camino, vi adagia il ceppo ricavato da un albero da frutto (in nessun caso deve essere legna comprata), lo bagna con acqua benedetta, latte, miele o vino e gli dà fuoco (deve riuscirci al primo tentativo)
”Rito del ceppo” diffuso in Europa e America del Nord per proteggere le abitazioni da fulmini, grandine e altre disgrazie: la sera della vigilia di Natale il padrone di casa pulisce il camino, vi adagia il ceppo ricavato da un albero da frutto (in nessun caso deve essere legna comprata), lo bagna con acqua benedetta, latte, miele o vino e gli dà fuoco (deve riuscirci al primo tentativo). Il legno deve ardere tutta la notte: se si spegne, nel corso dell’anno la famiglia rischia qualche disgrazia. In molti luoghi il ceppo ha lasciato il posto della candela, che si accende la vigilia e si deve spegnere solo quando è del tutto consumata. La candela non si può acquistare: da qui l’usanza natalizia di regalar candele.