25 settembre 2001
Coffaro Enzo, di anni 44, ingegnere, sposato con Siracusa Maria, due figlie, Roberta, di anni 9 e Marina, di anni 3
Coffaro Enzo, di anni 44, ingegnere, sposato con Siracusa Maria, due figlie, Roberta, di anni 9 e Marina, di anni 3. Direttore dell’Anas di Agrigento, da qualche tempo litigava con un suo dipendente, Baio Salvatore, di anni 49. Costui, tarchiato e massiccio, esperto di tiro a segno, sposato con una maestra, due figlie di 12 e 14 anni, ex operaio alla Fiat, poi all’Anas come cantoniere, da dieci anni aveva lasciato le strade e faceva l’archivista. Tuttavia non era soddisfatto: si lamentava che il direttore, invece di promuoverlo, lo perseguitasse con continui trasferimenti. Quello, d’altra parte, non era per nulla soddisfatto di lui e gli altri dipendenti dicevano che era uno scansafatiche. Mercoledì mattina il Baio, scuro in volto perché il sindacato e la magistratura non l’ascoltavano, uscì di casa nascondendo una delle sue cinque pistole sotto la polo azzurra. Giunse in ufficio, spalancò la porta del Coffaro, e senza commenti gli sparò tre volte. Tornò in corridoio, s’appoggiò al muro eppoi rientrò per un quarto colpo, ignaro che il direttore fosse morto già al primo. Nella casa rossa dell’Anas che si affaccia sulla Valle dei Templi, di fronte al tempio della Concordia, dove i novelli sposi agrigentini usano far le foto dopo la cerimonia.