Ezio Pasero su Il Messaggero del 23/09/01 a pagina 6., 23 settembre 2001
«Gli attentati in America? Molto più semplici da realizzare che non far esplodere un’autobomba. [
«Gli attentati in America? Molto più semplici da realizzare che non far esplodere un’autobomba. [...] Per gli attacchi in America non c’è stata alcuna particolare necessità logistica, bastava disporre di gente disposta a morire.Alcuni ovviamnete hanno dovuto essere istruiti come piloti, visto che non si trattava solo di dirottare degli aerei e farli precipitare, ma anche di dirigerli con precisione contro dei bersagli. Però si trattava di colpire degli obiettivi fissi, degli immobili, quindi niente di particolarmente complicato.[...] Il sincronismo è stato sprattutto merito della buona organizzazione dei voli civili americani, che decollano e atterrano rispettando i tempi previsti. Bastava consultare gli orari delle compagnie aeree.» (Il cinquantenne libanese Anis Naccache, uno dei maggiori protagonisti del terrorismo internazionale, considerato un eroe in Iran e Libano).