Lauretta Colonelli su Corriere della Sera del 26/09/01 a pagina 53., 26 settembre 2001
Fino al 1935 la "Dama con liocorno" di Raffaello era composta da tre strati. Nel primo, risalente al 1506, la donna stringeva tra le braccia un cane dalle grandi orecchie, nel secondo, più o meno dello stesso periodo, il cane era diventato un liocorno, nel terzo, realizzato verso la fine del ’500 probabilmente da un allievo, la Dama era stata trasformata in Santa Caterina da Siena (tra le mani, una ruota)
Fino al 1935 la "Dama con liocorno" di Raffaello era composta da tre strati. Nel primo, risalente al 1506, la donna stringeva tra le braccia un cane dalle grandi orecchie, nel secondo, più o meno dello stesso periodo, il cane era diventato un liocorno, nel terzo, realizzato verso la fine del ’500 probabilmente da un allievo, la Dama era stata trasformata in Santa Caterina da Siena (tra le mani, una ruota). Nel 1927, Roberto Longhi, sospettando la presenza di un autografo di Raffaello, convinse il direttore della Galleria Borghese a sottoporre il quadro a una radiografia; in seguito si decise di eliminare il mantello e la ruota per riportare alla luce il secondo strato. Durante il restauro, nel velluto rosso della manica della Dama restò traccia delle orecchie del cane e il liocorno rimase macchiato. Di recente la restauratrice Laura Ferretti ha cancellato orecchie e macchie, riportando il dipinto all’antico aspetto.