Guido Olimpo su Corriere della Sera del 26/09/01 a pagina 5., 26 settembre 2001
Ayman Zawahiri, nato cinquant’anni fa a Giza (quartiere di lusso del Cairo) in una famiglia appartenente all’alta società, una laurea in chirurgia, ha aderito al radicalismo islamico come reazione all’oppressione del regime e sfida all’America: arrestato la prima volta a quindici anni, dalla fine degli anni ’70 è alla guida della Jihad islamica
Ayman Zawahiri, nato cinquant’anni fa a Giza (quartiere di lusso del Cairo) in una famiglia appartenente all’alta società, una laurea in chirurgia, ha aderito al radicalismo islamico come reazione all’oppressione del regime e sfida all’America: arrestato la prima volta a quindici anni, dalla fine degli anni ’70 è alla guida della Jihad islamica. Nell’81, il giorno successivo all’attentato mortale contro Anwar Sadat, viene arrestato dalla polizia egiziana e rilasciato dopo tre anni di carcere. Abbandonato il Paese, gira per Arabia Saudita, Pakistan, Sudan e Afghanistan, si lega ai mujaheddin e ai volontari arabi che combattono contro l’Armata Rossa e passa alla lotta armata assumendo il comando dell’Avanguardia della conquista (la parte estremista della Jihad). E’ in questo periodo che conosce Osama Bin Laden e diventa suo amico. Secondo gli americani è responsabile dell’attentato del ’96 contro il presidente egiziano Mubarak e del massacro dei 70 turisti a Luxor nel ’97; sarebbero opera sua anche le bombe del ’98 contro le ambasciate americane in Kenia e Tanzania. Fino al ’97 ha viaggiato per Europa e America raccogliendo nuovi adepti e fondi per le sue missioni. Ha tre passaporti (uno svizzero, uno francese e uno egiziano). Nel ’97 è rientrato in Afghanistan per riorganizzare Al Qaeda. La polizia di tutto il mondo è alla sua ricerca.