La macchina del tempo n. 9 settembre 2001 pag 42, 9 settembre 2001
Rutor, è un vasto ghiacciaio di calotta, quasi al confine con la Francia, a Sud del Colle del Piccolo San Bernardo
Rutor, è un vasto ghiacciaio di calotta, quasi al confine con la Francia, a Sud del Colle del Piccolo San Bernardo. Ha una superficie di circa 9 km quadrati e deve la sua fama al fatto che per oltre quattro secoli la sua fronte sbarrava il passo al Lago di Santa Margherita, provocando talora disastrose alluvioni allorché l’acqua riusciva a scavarsi una via d’uscita nella poco solida diga glaciale. Piene a ciel sereno si riversavano così a valle travolgendo ponti, edifici, coltivazioni, e mietendo anche vittime umane. Nei pressi del lago fu edificata una cappella votiva, che era spesso meta di processioni volte a domandare clemenza alle pericolose acque liquide e solide. Dopo la metà dell’Ottocento il ghiacciaio si è rapidamente ritirato ben al di sopra del lago di Santa Margherita, e la funesta serie di alluvioni si è fortunatamente interrotta. Benché per osservare il ghiacciaio si debba affrontare una faticosa (ma facile) salita di circa 3-4 ore, il panorama che si offrirà ai vostri occhi vi ripagherà dello sforzo: un paesaggio quasi lunare, in rapida trasformazione, con morene, laghetti e ruscelli dal colore latteo (per il limo in sospensione), piante pioniere che colonizzano le regioni abbandonate dal ghiaccio e tre grandi lobi glaciali separati da speroni rocciosi. Da La Thuile (AO) si prosegue in auto fino al piccolo parcheggio di La Joux (1650 m), da dove ha inizio il sentiero nel fitto bosco di abeti. Si incontrano strada facendo anche le imponenti cascate del Rutor. Giunti al Rifugio Deffeyes (2500 m), che può rappresentare un ottimo punto di sosta per spezzare la gita in due giorni, si ha sott’occhio l’azzurro del lago di santa Margherita, ormai lontano dal ghiaccio, che si incontra invece risalendo ancora per un centinaio di metri.