Domenico De Maio e Maria Cristina Bolla, "Imitando Didone. La morte volontaria di personaggi della realt", FrancoAngeli 2001, 27 settembre 2001
Negli ultimi anni il poeta russo Sergej Alexandrovic Esenin (1895-1925), ridotto in povertà e in preda al declino fisico, all’alcolismo e alle allucinazioni, decise di uccidersi
Negli ultimi anni il poeta russo Sergej Alexandrovic Esenin (1895-1925), ridotto in povertà e in preda al declino fisico, all’alcolismo e alle allucinazioni, decise di uccidersi. La notte tra il 27 e il 28 dicembre 1925 s’impiccò con la cinghia della valigia in una stanza dell’Hotel ”Angleterre”, a Leningrado. La sera prima, aveva scritto col sangue - perché non aveva inchiostro - un messaggio d’addio: «In questo mondo non è cosa nuova morire, ma neppure vivere è più nuovo».