Geminello Alvi sul Corriere della Sera del 26/09/01 a pagina 2., 26 settembre 2001
«Dacché New York ha patito la sorte di un quartiere di Beirut, George Bush pare ancora più diverso dal padre, posato figlio di banchieri
«Dacché New York ha patito la sorte di un quartiere di Beirut, George Bush pare ancora più diverso dal padre, posato figlio di banchieri. Cammina lento e oscillante come gli sceriffi nei film western. E all’America, quel suo che di più incolto, adatto per sparare, adesso proprio non dispiace.Tanto più che anche "Notable Kin", due volumi di ricerche genealogiche sui nomi americani più in vista, giustificherebbe quanto l’America vede. George W. Bush vi risulta, addirittura, nipote di un nipote di un secondo cugino di Bill Hickok il selvaggio: lo sceriffo di Abilene, sempre seduto al tavolo da gioco. Costui, collega pare di Buffalo Bill, fu nei saloons pistolero temutissimo, ma anche dandy della frontiera, molto elogiato dalla moglie del povero generale Custer. Vinse sempre nei duelli e morì di un colpo alla nuca, mentre giocava a poker. Aveva in mano due assi e due otto: picche e fiori. Dopo d’allora quella si chiama la mano dell’uomo morto. Ci sono spesso moltissimi fatti che paiono del tutto risibili, ma le cui ragioni ultime sono non trascurabili» (Geminello Alvi).