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 2001  settembre 09 Domenica calendario

Un mondo di cupole Il planetario moderno, inteso come macchina di proiezione, ha una storia abbastanza lunga: è nato negli anni Venti in Germania

Un mondo di cupole Il planetario moderno, inteso come macchina di proiezione, ha una storia abbastanza lunga: è nato negli anni Venti in Germania. Venne sviluppato dalla Zeiss, la famosa ditta di ottica che ancora oggi è la leader nelle costruzioni ottiche ed elettroniche, su commissione di Oskar von Miller, fondatore (nel 1903) e primo direttore del celeberrimo Museo della Tecnica di Monaco di Baviera. Il problema non era tanto quello di riprodurre il cielo stellato, che a parte una continua rotazione sul suo asse apparente è sempre uguale a se stesso. Assai più difficile era, invece, rappresentare i movimenti che in esso vi avvengono: quello dei pianeti. Walter Bauersfeld, ingegnere e poi direttore della Zeiss, vi riuscì dopo alcuni anni di lavoro in un modo così perfetto che il primo planetario da lui costruito, sul tetto dello stabilimento della Zeiss (a Jena, in Germania), venne descritto dalla stampa dell’epoca come ”La meraviglia di Jena”. Da allora, come dicono gli astronomi, molte orbite ha compiuto la Terra attorno al Sole. E i Planetari si sono diffusi in tutto il mondo. Il loro successo è stato ovunque travolgente: oggi le migliaia di Planetari sparsi per il pianeta hanno diverse decine di milioni di spettatori all’anno. Ed anche nell’epoca della televisione, il numero degli affezionati non accenna a diminuire. Ogni grande città ha il proprio Planetario. A Londra e a Parigi ce ne sono addirittura due. I più moderni in Europa sono a Vienna, a Valencia e a Madrid. I tedeschi li adorano: forse è per questo che, nonostante le devastazioni della seconda guerra mondiale, oggi c’è un planetario in ognuna delle grandi città della Germania. Negli Stati Uniti le cupole sono ben 130, in Giappone addirittura più di 150.