Edgarda Ferri, "Io, Caterina", Mondadori, 28 settembre 2001
Piazza del Campo in origine era una piana irregolare. Per femare l’erosione dell’acqua venne costruito un terrapieno, sul quale erano sorte botteghe e case
Piazza del Campo in origine era una piana irregolare. Per femare l’erosione dell’acqua venne costruito un terrapieno, sul quale erano sorte botteghe e case. Intorno al 1100 un muro di sostegno divise la parte superiore da quella inferiore, che venne destinata al mercato del bestiame. Un secolo dopo, per far spazio alle assemblee popolari, che si erano fino a quel tempo svolte sul sagrato di San Cristoforo, venne costruito il Palazzo pubblico, che venne completato nel 1299 con la spesa di 17mila fiorini. All’esterno del Palazzo c’è la grande edicola in pietra scolpita da Giovanni di Cecco, voto dei senesi alla Madonna dopo la peste del 1348. Fin dal 1260 uno statuto regolamenta la piazza: per esempio le finestre delle case circostanti dovevano avere finestre a bifore o trifore e "senza alcun ballatoio", e si vietava che "li ribaldi e li gaglioffi giocassero e pigliassero i colombi". La pavimentazione a mattoni, con la raggiera a 9 spicchi di pietra grigia convergente verso il Palazzo, venne iniziata nel 1346.