Edgarda Ferri, "Io, Caterina", Mondadori, 28 settembre 2001
Raimondo da Capua fece trasferire il corpo di Caterina nella chiesa romana di Santa Maria della Minerva e, autorizzato dal papa, aveva fatto recidere la testa dal busto per portarla a Siena in forma privata
Raimondo da Capua fece trasferire il corpo di Caterina nella chiesa romana di Santa Maria della Minerva e, autorizzato dal papa, aveva fatto recidere la testa dal busto per portarla a Siena in forma privata. Avvolta in una borsa di cuoio ricamata con cordoncini di seta rossa e oro, la reliquia venne esposta nella cappella dell’ospedale di San Lazzaro. Nei primi giorni del maggio 1385 il teschio sarebbe stato portato in processione alla chiesa di San Domenico, e posto definitivamente in una cappella affrescata sul lato destro della navata.