Gianni Mura su La Repubblica del 28/09/01 a pagina 9., 28 settembre 2001
«Come tutti mi sono commosso ascoltando le voci di quelli che dagli aerei parlavano con casa con il telefonino, e di lì a poco sarebbero morti
«Come tutti mi sono commosso ascoltando le voci di quelli che dagli aerei parlavano con casa con il telefonino, e di lì a poco sarebbero morti. Proprio per questo dico che non devono esistere morti di serie A e morti di serie B. Se Mohammed sta a Kabul e non ha nemmeno il telefonino, e non c’entra nulla con gli attentati, è giusto che crepi? Estremizzando e banalizzando, se tutte le cose della nostra vita si riducessero a un tifo da stadio, io non dovrei più operare un milanista?» (Gino Strada, chirurgo di Emergency, giunto nel suo ospedale di Anabah, nel Panshir, dopo un viaggio di quattro giorni in jeep tra le montagne).