Timothy Garton Ash, "Il dossier", Mondadori, 1 ottobre 2001
All’inizio degli anni Cinquanta, la Cia utilizzava come informatori i cosiddetti ”ragazzi dei bidoni”, bambini e giovanetti pagati per frugare nella spazzatura fuori dal quartier generale dell’Armata Rossa, a Karlshorst
All’inizio degli anni Cinquanta, la Cia utilizzava come informatori i cosiddetti ”ragazzi dei bidoni”, bambini e giovanetti pagati per frugare nella spazzatura fuori dal quartier generale dell’Armata Rossa, a Karlshorst. Poiché la maggior parte di queste piccole spie veniva catturata, nel Paese si rafforzava la convinzione che le spie delle potenze occidentali si infiltrassero ovunque. Diventare agenti del controspionaggio, allora, era considerato un vero onore.