Antonella Basilico su Il Mattino del 01/10/01 a pagina 51., 1 ottobre 2001
Le tecniche per realizzare un mosaico sono principalmente due. La prima: sulla parete ricoperta di cemento si stende uno strato di gesso per tracciare il disegno, riempito poi dalle tessere, e successivamente si aggiungono mastice o cemento per farle aderire meglio; la seconda (detta del "mosaico a rivoltatura") si esegue su una parete posticcia da cui il mosaico viene staccato a pezzi, per esser poi riapplicato sulla parete vera
Le tecniche per realizzare un mosaico sono principalmente due. La prima: sulla parete ricoperta di cemento si stende uno strato di gesso per tracciare il disegno, riempito poi dalle tessere, e successivamente si aggiungono mastice o cemento per farle aderire meglio; la seconda (detta del "mosaico a rivoltatura") si esegue su una parete posticcia da cui il mosaico viene staccato a pezzi, per esser poi riapplicato sulla parete vera. Le tessere, tagliate e rifinite con una piccola mola, seguono le forme e le dimensioni del disegno. Alcune testimonianze di mosaici risalgono ai tempi degli egizi, ma furono greci e romani ad affinare notevolmente le tecniche di quelli parietali (realizzati con tessere di vetro, di pietra o di ceramica) e pavimentali (con tessere di pietra).