Giuseppe Saltini su Il Messaggero del 01/10/01 a pagina 17., 1 ottobre 2001
«Si può raggiungere la felicità anche attraverso il dolore, il pessimismo più atroce. E’ la felicità di chi, nella coscienza stessa della desolazione, riesce a costruire immagini di bellezza
«Si può raggiungere la felicità anche attraverso il dolore, il pessimismo più atroce. E’ la felicità di chi, nella coscienza stessa della desolazione, riesce a costruire immagini di bellezza. Pessimista, ho scritto saggi catastrofici, dove ho parlato di angosce, di angeli notturni, di febbri, di fobie, di rovine, di disordine, perchè sono convinto che c’è una forza vitale, nell’opera, che sconfigge ogni tetraggine» (Lo scrittore e francesista Giovanni Macchia, scomparso a Roma a 89 anni, ritirando il "Prix Médicis" nel 1988).