Antonio Iannaccone su Avvenire del 27/09/01 a pagina 22., 27 settembre 2001
"Racconta Segré, suo amico e discepolo, che un giorno Fermi si trovò di fronte ad un’equazione matematica insolita e particolarmente complessa e che, pur dotato di una piccola calcolatrice a mano, riuscì comunque a risolverla
"Racconta Segré, suo amico e discepolo, che un giorno Fermi si trovò di fronte ad un’equazione matematica insolita e particolarmente complessa e che, pur dotato di una piccola calcolatrice a mano, riuscì comunque a risolverla. Majorana, allievo scettico e orgoglioso, ne dubitò e volle affrontare il problema risolvendolo senza le semplificazioni del maestro (aiutato in questo dalla sua formidabile attitudine al calcolo mentale): ebbene, pur avendo trovato in meno tempo la stessa soluzione, si rese conto che il suo maestro aveva non tanto risolto, ma piuttosto stravolto il problema e ricondotto a una semplicità illuminante e, insieme, irraggiungibile per gli altri" (Antonio Iannaccone).