Maurizio Ricci, 3 ottobre 2001
Meteorologia. «Nel maggio scorso, l’’American Journal of Public Health” ha pubblicato i risultati di un sondaggio
Meteorologia. «Nel maggio scorso, l’’American Journal of Public Health” ha pubblicato i risultati di un sondaggio. Su 200 ospedali, solo uno su cinque aveva un piano anti bioterrorismo. Meno della metà aveva unità di decontaminazione con docce. Meno di un terzo disponeva di antidoti al gas nervino. I due terzi disponevano di dosi di vaccino in grado di curare al massimo 50 casi di Antrace. Solo il 12 per cento aveva maschere antigas per i dottori. Il vaccino antivaiolo è in arrivo: 40 milioni di dosi. Ma nel 2004 [...] La buona notizia è che la guerra chimica o batteriologica può essere letalmente efficace, ma è meno facile da usare di quanto appaia a prima vista. Dice Eric Croddy, del Monterey Institute of International Studies: ”Queste armi sono difficili da maneggiare, difficili da fabbricare, difficili da usare”. Sono delicate: basta un niente - uno sbalzo di temperatura, uno scossone - per renderle inutilizzabili. Sono pericolose: spargere una polvere con il vento sbagliato significa ritrovarsela addosso [...] La pioggia può renderle innocue. La lotta al terrorismo si fa anche con i bollettini meteorologici» .