Alessandra Farkas sul Corriere della Sera del 02/10/01 a pagina 10., 2 ottobre 2001
A due settimane dal crollo, dalle rovine ancora fumanti delle Torri Gemelle esala un tanfo acre e nauseante
A due settimane dal crollo, dalle rovine ancora fumanti delle Torri Gemelle esala un tanfo acre e nauseante. Il "New York Times" gli ha dedicato un articolo in prima pagina intitolato «The scent», ("L’odore") descrivendo «l’olezzo onnipresente che cattura l’orrore della morte». Il fetore, che alcuni hanno paragonato alla puzza che aleggiava sopra i crematori di Auschwitz, proviene dagli oltre 5.000 corpi carbonizzati e putrefatti, cui si aggiunge l’odore della gomma e della plastica bruciata, del metallo fuso e della carta incenerita. Nei primi giorni dopo la tragedia la puzza era talmente forte da arrivare fino ad Harlem, a Brooklyn, al Queens e nel New Jersey; il venerdì seguente il vento ha portato una nube minacciosa sopra Wall Street, costringendo molti operatori di borsa, alcuni in preda a crisi di vomito, a tornarsene a casa.