Guy Rachet, "Dizionario dell’antico Egitto", Newton Compton, 3 ottobre 2001
I poveri vivevano in una capanna di terra formata al massimo da tre vani. Le case dei ricchi, spesso a due piani e con un porticato, potevano avere fino a 70 stanze
I poveri vivevano in una capanna di terra formata al massimo da tre vani. Le case dei ricchi, spesso a due piani e con un porticato, potevano avere fino a 70 stanze. Nelle abitazioni più grandi le donne avevano il loro appartamento, detto ”opet”. Le abitazioni della gente comune non avevano gineceo: i mariti dormivano con le mogli e con i figli. Nelle stanze da bagno delle case più ricche c’erano vasche scavate nel pavimento.