Larisa Vasilíeva, "Le donne del Cremlino", Biblioteca Universale Rizzoli, 4 ottobre 2001
Nei lunghi periodi d’esilio, i giovani rivoluzionari non sposati si facevano tenere compagnia da "fidanzate provvisorie" in genere assegnate dal partito
Nei lunghi periodi d’esilio, i giovani rivoluzionari non sposati si facevano tenere compagnia da "fidanzate provvisorie" in genere assegnate dal partito. Lenin scelse da solo e si fece raggiungere da Nadezda in Siberia (era il 1898). Entrambi atei, furono costretti a sposarsi in chiesa dalle autorità. Durante il confino presero a servizio Pasa, una ragazza di 13 anni "magrissima e coi gomiti appuntiti". Nadezda le insegnò a leggere e a scrivere. Lei pitturò sulle pareti tutte le istruzioni che riceveva, ad esempio "non rovesciare mai il tè".