Larisa Vasilíeva, "Le donne del Cremlino", Biblioteca Universale Rizzoli, 4 ottobre 2001
Nina Tejmurazova Berija, bella, bionda, viso dolce e gentile, grandi occhi marroni, bel corpo, gambe leggermente storte, seni piccoli
Nina Tejmurazova Berija, bella, bionda, viso dolce e gentile, grandi occhi marroni, bel corpo, gambe leggermente storte, seni piccoli. Thaddeus Wittlin, uno dei più critici biografici di Berija, racconta che Nina conobbe il marito alla stazione di Suchumi. Lei, allora sedicenne, voleva chiedere pietà per il fratello arrestato. Lui, che viaggiava su un lussuoso treno speciale (vagone letto, sala con bar, vagone ristorante) le ordinò di spogliarsi e la violentò. Poi la chiuse a chiave nel vagone letto e andò a cena. Il mattino dopo ordinò all’attendente colazione per due. Completamente diversa la versione di Nina: lei lo vide una mattina lungo la strada per andare a scuola e lo seguì in un parco. Lui, seduto su una panchina, le chiese di sposarlo. Nina, sempre elegante, sempre curata, non indossava mai diamanti. Giocava spesso a tennis con le guardie del corpo (il marito non le permetteva di giocare con estranei). Era circondata da sorveglianti anche quando andava in bicicletta nel cortile della villa.