Michele Brambilla, Sette n. 40/2001, 8 ottobre 2001
«Tenete presente che i musulmani sono più di un miliardo e, secondo le proiezioni demografiche, tra cinquant’anni saranno più dei cristiani
«Tenete presente che i musulmani sono più di un miliardo e, secondo le proiezioni demografiche, tra cinquant’anni saranno più dei cristiani. L’Africa nera, per esempio, una terra già cristianizzata da eroici missionari, sta passando in massa all’Islam. Si rende conto Bush, di cosa vuol dire andare a sfrucugliare una così enorme massa di persone? Ma la necessità di combattere il terrorismo c’è. reale. Certo, ma è una battaglia da condurre con altri mezzi. Altrimenti si rischia di incappare nella famosa ”eterogenesi dei fini”, cioè di ottenere il contrario di ciò che ci si prefiggeva. Un attacco militare americano avrebbe l’effetto di provocare in tutto l’Occidente la più grande offensiva terroristica della storia. Pensa che solo in Francia vivono cinque milioni di musulmani. A Berlino quasi mezzo solo di turchi. Chi ci garantisce che nessuno di loro aderirà alla guerra santa? E da questi pericoli ci difenderanno le portaerei di Bush? Contro i terroristi, che per definizione vivono in clandestinità, la geometrica potenza americana non può nulla. Ricordiamoci che quelli dell’Eta, che in confronto sono quattro scalzacani, negli ultimi anni hanno già fatto ottocento morti» (Vittorio Messori)