Marco Berti su Il Messaggero dell’8/10/01 a pagina 6., 8 ottobre 2001
Secondo intercettazioni dei servizi segreti americani e inglesi (Cia e Mi6), Mohammed Atef è la mente degli attentati dell’11 settembre
Secondo intercettazioni dei servizi segreti americani e inglesi (Cia e Mi6), Mohammed Atef è la mente degli attentati dell’11 settembre. Sul suo conto non si hanno notizie certe: conosciuto con vari nomi (tra cui Sobhi Abu Sitta e Abu Hafs Al Msri), per la polizia francese ha 43 anni, per quella americana più di 50. Alto oltre un metro e novanta, ha una lunga barba nera. Una delle sue figlie ha sposato bin Laden. Da giovane, in Egitto, fa il poliziotto, poi incontra Ayman al-Zawahri e lo segue nella "guerra santa". Nel 1995 assume il nome di Abu Sitta, va in Africa e prende il posto di Ali al Rashidi, diventando capo militare di Al-Qaeda. Da lì pianifica gli attentati alle ambasciate statunitensi del Kenia e della Tanzania. In seguito, viene mandato in Afghanistan dove dirige gli attacchi contro gli stati Uniti.