Vittorino Andreoli, "Delitti", Rizzoli, 9 ottobre 2001
«Nel mese di novembre 1990 mi è venuto in mente di condurre una vita brillante e quindi mi servivano molti soldi, al che per avere questo denaro l’unica soluzione possibile era quella di ottenere subito l’eredità che mi spettava dai genitori nel caso fossero morti, e mi sarebbe anche piaciuto di averla intera
«Nel mese di novembre 1990 mi è venuto in mente di condurre una vita brillante e quindi mi servivano molti soldi, al che per avere questo denaro l’unica soluzione possibile era quella di ottenere subito l’eredità che mi spettava dai genitori nel caso fossero morti, e mi sarebbe anche piaciuto di averla intera. Con questo intento ero costretto a uccidere anche le mie sorelle» (Pietro Maso).