Vittorino Andreoli, "Delitti", Rizzoli, 9 ottobre 2001
Il 12 novembre 1994, a Verona, in un boschetto nei pressi della località Castello, viene ritrovato il cadavere di Eleonora Pierfranceschi
Il 12 novembre 1994, a Verona, in un boschetto nei pressi della località Castello, viene ritrovato il cadavere di Eleonora Pierfranceschi. Il corpo è supino, le gambe leggermente divaricate in direzione della strada, il viso, tumefatto, è coperto dal braccio sinistro. La donna indossa una camicetta fucsia, un maglioncino bordeaux e una gonna a quadri rosa, porta collant neri velati, smagliati in più punti. E’ senza scarpe. Spiacca sul collo della donna un anomalo segno circolare, determinato dalla rottura dei vasi sanguigni. Le indagini concludono che la donna è morta per asfissia acuta, dovuta a strangolamento. Vengono accusati dell’omicidio, la figlia della vittima Nadia Frigerio e il suo compagno Marco Rancani.