Bruno Comby, "Elogio della siesta", Edizioni San Paolo 2001, 9 ottobre 2001
La frequenza delle vibrazioni elettriche emesse dal cervello cambia in funzione della sua attività: dodici vibrazioni al secondo, quando è operativo (ritmo beta); tra le otto e le dodici vibrazioni quando l’individuo è cosciente, ma passivo (ritmo alfa); tra le quattro e le otto vibrazioni, durante il sonno profondo (ritmo thêta); tra una e quattro vibrazioni, durante il sonno profondissimo (ritmo delta)
La frequenza delle vibrazioni elettriche emesse dal cervello cambia in funzione della sua attività: dodici vibrazioni al secondo, quando è operativo (ritmo beta); tra le otto e le dodici vibrazioni quando l’individuo è cosciente, ma passivo (ritmo alfa); tra le quattro e le otto vibrazioni, durante il sonno profondo (ritmo thêta); tra una e quattro vibrazioni, durante il sonno profondissimo (ritmo delta). Il recupero del cervello durante una siesta deriva proprio da un rallentamento delle onde elettriche.