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 2001  settembre 09 Domenica calendario

Testicoli di volpe e altri afrodisiaci. Mangiar bene, si diceva nel Rinascimento, «favorisce il coito»

Testicoli di volpe e altri afrodisiaci. Mangiar bene, si diceva nel Rinascimento, «favorisce il coito». Ne erano convinti anche papi, cardinali e uomini di Curia. Che, sottilmente, non proclamavano la propria castità, ma la temperanza, cioè un sano «appetito regolato dalla ragione». Il sesso, usato «in tempi e modi convenevoli», per Alessandro Petronio, medico di papa Gregorio XIII e di Sant’Ignazio di Loyola, «procura leggerezza di corpo, facilità del respirare e allegrezza d’animo». Anche per gli uomini della Chiesa, quindi, largo ai cibi afrodisiaci. Come le passere, raccomandate da Castor Durante perché secondo Aristotele «coitano 83 volte all’ora». Come i «testicoli di volpe», cioè i doppi tubercoli di Satyrium hircinum, un’orchidacea che «bollita nel latte con secacul bianco, ceci, rafano, dragontea, olio di sesamo, butirro, semi di crescione, eruca e pastinaca, zenzero, cinnamomo, pinoli, pistacchio, muschio animale, miele e succo di cipolla, fa erigere la verga virile». Per i vecchi che hanno moglie giovane e bella i tartufi devono essere cibo quotidiano, suggerisce maliziosamente al duca di Ferrara il Trattato utilissimo di Michele Savonarola. La principessa Caterina Sforza, di Forlì, consiglia una polvere (exiccatum) di virga asini, da lei provata sui suoi amanti, per allungare e ingrossare il membro. Ma queste droghe costano. E i poveri preti? Per loro dovrebbe bastare una zuppa di pane e chiari d’uova, o un piccione cotto nel vino rosso, o il latte di pinoli. Per contadini e servitori, vanno bene anche il pancotto col vino o i semi di lino in minestra. E se il desiderio è eccessivo? Alle giovani monache del Rinascimento sono vietati crostacei, cervella, uova di pesci, ceci, fave, menta, castagne, perfino latte e burro. Il medico e botanico Matthioli escogita rimedi per calmare i desideri della carne: pozioni di un vino ”alla triglia”, semi di sisimbrio o canfora applicati a reni e testicoli, semi di lattuga e lattice di papavero, insalata di portulaca, semi di cannabis (canapa) mangiati in abbondanza. Se il desiderio non si estingue neanche così, non resta che ricorrere al pesce-donna, dalla caratteristica «faccia muliebre», che vive in Brasile. E che, secondo il perfido missionario Filippo della Trinità, rende l’uomo insensibile e impotente.